Lasciate che John Muir sia la vostra guida, scoprendo le magnifiche aree protette del Nord America. Il fondatore del Sierra Club, poco conosciuto in Italia ma vera icona americana,
è forse il più grande naturalista di ogni tempo.
Il suo approccio, quasi religioso, i suoi libri, le lettere e gli articoli hanno ispirato intere generazioni alla conservazione della Natura ed hanno influenzato la formazione della moderna scienza ambientale.
Durante il 19simo secolo, in Europa, il Romanticismo poneva l'uomo al centro dell'interesse poetico, filosofico e letterario. Al contempo in America pensatori come Henry David Thoreau o Ralph Waldo Emerson fondavano il movimento trascendentalista, focalizzando l’interesse sulla Natura, preconizzando che essa non sarebbe stata “inesauribile”.
50 anni dopo, negli anni a cavallo tra il 19simo e il 20simo secolo, lo scozzese John Muir, emigrato in California, influenzato da "Walden, ovvero vita nei boschi" di Thoreau, iniziò ad andare tra le montagne della Sierra "succhiando tutto il midollo della vita" (per citare Thoreau, come ripreso anche dal film "L'attimo fuggente").
Nasceva una nuova figura, quella del Supertramp, che vagabondava nella Natura Selvaggia anziché nel “sottobosco” delle città come avveniva in Europa.
Questo "andare per la Natura", ben prima di essere riportato al cinema dalla triste storia di Chris Mc Candle nel film "Into the Wild", fu ripreso da Jack Kerouac che, ispirato da Muir, passò una estate sulle montagne del North Cascade a fare da vedetta antincendio.
Proprio con le parole di Kerouac si chiude il documentario THE MUIR LEGACY dedicato ad una figura fondamentale, non solo e non tanto per la letteratura o per l'ambientalismo in senso lato, quanto per il messaggio di amore che dovremmo coltivare per la straordinaria bellezza della Natura Selvaggia che sostiene la nostra stessa vita.
Questa è l'eredità di Muir e tutti dovrebbero conoscerla.
Il documentario THE MUIR LEGACY ha ottenuto il Premio come miglior documentario al Festival Internazionale di Imperia, ha vinto il Festival del Cinema Povero ad Intra ed il Trofeo La Lanterna di Genova,
"per l’attenta rievocazione della figura del naturalista ed esploratore americano John Muir".
Guarda qui una breve clip della serata di premiazione ad Imperia.
Nel giugno del 1889, l'influente editore della rivista “Century”, Robert Underwood
Johnson, si accampò con Muir a Tuolumne Meadows, all’interno di quello oggi è
Il Parco nazionale di Yosemite.
Johnson ne rimase affascinato e pensò di pubblicare ogni articolo che Muir scriveva sull'argomento e di usare la propria influenza per presentare al Congresso una richiesta formale che potesse dichiarare l'area di Yosemite come Parco Nazionale, sul modello dello Yellowstone e con le raccomandazioni che Muir aveva esposto su di due articoli della rivista “Century”. Il Congresso proclamò Yosemite Parco nazionale nel 1890.
Due anni dopo Muir fondò un'organizzazione ambientalista denominata “Sierra Club” e ne fu eletto come primo presidente, carica che mantenne fino alla sua morte 22 anni dopo.